Primo piatto tipico del bellunese, i casunzei rossi all’ampezzana conquistano grandi e piccini. Ecco come nascono e perché sono così buoni
Tra i piatti tipici del Nord Italia, un particolare tipo di pasta ripiena la fa da padrona. Si tratta dei casoncelli, il cui nome richiama il latino “caseus” per via della presenza di formaggio nella ricetta.
Caserecci e gustosi, quelli diffusi, e amati, della zona del bellunese sono sicuramente i più famosi: sono i casunziei rossi all’ampezzana, differenti dagli altri rintracciabili nelle zone alpine tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige, perché inseriti nello scenario gastronomico delle popolazioni ladine.
Nella zona di Cortina d’Ampezzo, infatti, la lingua ladina è ancora parlata, e tutto, dalle tradizioni al cibo, rievoca gli antichi usi di questa popolazione che nel 25 a.C. fu assoggettata da Roma e nel Medioevo sospinta nelle valli più alte dall’avanzata dei Tirolesi.
I casunziei rossi all’ampezzana sono un piatto tipico durante le feste invernali e il loro colore deriva dal fatto che nella ricetta vengono utilizzate barbabietole, patate e semi di papavero. In estate, invece, sono verdi, con spinaci, ricotta, burro, erba cipollina e formaggio. Esistono, poi, numerose varianti, ad esempio con la zucca o con il radicchio.
La ricetta? Noi abbiamo preso ad esempio quella del Ristorante da Beppe Sello a Cortina d’Ampezzo, inserito nel circuito del Buon Ricordo. I loro casunziei rossi all’ampezzana trovano influenza nella dominazione asburgica della zona, e le rape rosse utilizzate rimandano all’Est Europa, come anche il tipico condimento con burro e semi di papavero.
Ingredienti per 6 persone
Per la pasta: 500 g di farina bianca | 4 uova
Per il ripieno: 500 g di rape rosse | 1 cipolla
Grana Padano grattugiato | olio extravergine d’oliva
noce moscata
Per il condimento: burro | pangrattato | semi di papavero
Preparazione
Quanto alla preparazione, la barbabietola lessata va passata al molinetto e insaporita su un soffritto fine di cipolla, aromatizzando con noce moscata.
La pasta, lavorata con adeguato anticipo, va tirata a sfoglia sottile, ricavandone dei riquadri di una decina di centimetri. Posto al centro di ognuno un cucchiaio di ripieno, si chiuda la sfoglia dando forma di caramella ai ‘casunziei’.
Una volta bolliti, li si disponga sul piatto con abbondante burro fuso guarnendo con pangrattato e semi di papavero.
Vino consigliato: Lagrein Dunkel dell’Alto Adige Doc