F/ART PARTECIPA ALLA RASSEGNA MUVE CONTEMPORANEO CON LA MOSTRA IL BELLO INVERSO DI FLAVIO FAVELLI, UN’INDAGINE INTROSPETTIVA NELLA MEMORIA DELL’ARTISTA IN CUI IMMAGINI ICONICHE E OGGETTI DISMESSI DANNO FORMA A UN NUOVO IMMAGINARIO.
F/ART, azienda leader nella produzione di trasformatori per lampade artistiche al neon, è partner della mostra Flavio Favelli. Il bello inverso , ospitata fino al 15 settembre 2019 presso Ca’ Rezzonico Museo del Settecento Veneziano e inserita nella rassegna MUVE Contemporaneo della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Sostenendo la creatività contemporanea dell’artista Flavio Favelli , F/ART ha rinnovato il forte legame con il mondo dell’arte , del design e dell’architettura che negli ultimi anni si è rafforzato grazie alla collaborazione con Marotta & Russo , dal 2017 direttori artistici dell’azienda.
La continua ricerca di nuove tecnologie a supporto di artisti e designer – già affermati o emergenti – e di tutte quelle aziende che vogliono cimentarsi nella forma espressiva rappresentata dalla tecnologia del neon, ha condotto l’azienda nel corso degli anni a istituire partnership con musei e fondazioni di arte contemporanea, enti pubblici e grandi manifestazioni. Queste esperienze hanno contribuito a elevare il catodo freddo come strumento in grado di valorizzare il patrimonio architettonico e favorire le sperimentazioni artistiche.
La mostra Il bello inverso si apre sul Canal Grande con Eternity, una stella rossa realizzata al neon, creata ex novo in collaborazione con F/ART, e il suo trasformatore che diventa parte integrante dell’opera.
L’installazione, che svetta all’ingresso dello storico edificio, nasce da suggestioni lontane per l’artista, memoria di un viaggio nella Mosca del 1980 in cui l’Olimpiade era rappresentata da un logo composto da tre strisce rosse ascendenti con una stella in cima.
Il neon, materiale iconico delle insegne pubblicitarie, viene impiegato in questo contesto in modo inusuale, acquisendo un valore ideologico. L’opera diventa, infatti, l’intero palazzo, rispetta il contesto in cui è inserita e costituisce la cifra che dà vitalità alla facciata.
All’interno delle sale sono esposte inoltre quattordici opere inedite di Flavio Favelli aventi come denominatore comune la sovrapposizione di immagini, trame, materiali e il tema centrale del segno-scritta-logo .
L’artista opera in questo modo un ripensamento polisemico di oggetti dismessi che vengono impiegati in modo eccentrico e scatenano un nuovo immaginario nella mente dello spettatore.