IL NUOVO FILM DOCUMENTARIO DI ANDREA SEGRE NELLA SELEZIONE UFFICIALE FUORI CONCORSO ALLA 76a MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
Negli ultimi due anni a chiunque io abbia detto che stavo lavorando ad un film su Marghera la risposta era sempre: “Ah, perchè esiste ancora Marghera?”. Le tante ferite e le tante crisi che hanno attraversato questa zona industriale, come molte altre in Italia, hanno costruito una grande rimozione nazionale. Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così. Per me fare cinema documentario significa entrare in mondi dove di solito non possiamo o non vogliamo entrare, Il Pianeta in mare mi ha permesso di fare questo: tra gli spazi vuoti del Petrolchimico e le grandi navi in costruzione di Fincantieri, tra i nuovi impianti della raffineria e i container del porto ho incontrato vite che mi hanno aiutato a capire qualcosa di più del mondo di oggi.
Andrea Segre
Il pianeta in mare racconta la realtà quotidiana e insieme l’epica del lavoro oggi, in un luogo speciale della produzione industriale del mondo contemporaneo che è anche un luogo cruciale della modernità, Porto Marghera, a Venezia. Illuminare ciò che accade a Marghera – la possibile conversione di un polo ferito a fondo dal vecchio modo di produrre e inquinare, l’intreccio di forza lavoro e ricerca tecno-scientifica globali per entrare finalmente nel nuovo secolo dell’industria e del lavoro – significa far parlare direttamente le persone, mostrando le opere, i luoghi, le macchine, i frutti di un’impresa corale fra le più grandi del nostro tempo di cui il film restituisce il senso e racconta la vita.