La città di Romeo e Giulietta, della celebre Arena e dei negozi di via Cappello, si svela in un itinerario tutto da scoprire: ecco cosa vedere nel centro di Verona
Verona conserva all’interno delle sue antiche mura (e non solo) un immenso patrimonio artistico e architettonico che si può ammirare percorrendo le vie del centro storico. Dai resti romani al Medioevo, dalla Signoria alla dominazione veneziana fino all’epoca napoleonica: cosa vedere nel centro di Verona, dunque?
Dalle opere d’arte di inestimabile valore custodite nei musei di Verona e nelle sue strade, alla storia e alla sua memoria che rivivono ad ogni angolo del centro della splendida città veneta: ecco le nostre dritte!
Cosa vedere nel centro di Verona
Si parte, ovviamente, dall’Arena: edificata agli inizi del I sec d.C. fuori la cinta muraria, l’Arena si sviluppa su pianta ellittica a cerchi concentrici costruiti in blocchi calcarei di colore bianco e rosa. Dell’anello esterno, alto circa 30 m, rimane oggi soltanto la cosiddetta ‘Ala’, di quattro arcate a tre ordini decorate da lesene e cornici. E’ intatta anche la seconda cinta a due ordini di 72 arcate. All’interno, l’amplissima gradinata a linee concentriche, accoglie ogni anno numerosissimi spettatori regalando emozioni uniche nei diversi spettacoli lirici e musicali.
Oggi l’Arena è interamente parte del cuore di Verona, dopo che nel 265 d.C. l’Imperatore Gallieno decise di difenderla dalle invasioni barbariche includendola nella cinta muraria cittadina.
Il simbolo della città e da essa inizia il viaggio alla scoperta di cosa vedere nel centro di Verona ed è situata nella bellissima Piazza Bra. Lungo il fianco occidentale della piazza è possibile ammirare i Portoni della Brà e l’imponente Palazzo della Gran Guardia. A sud si trova il neoclassico Palazzo Barbieri, sede attuale dell’amministrazione comunale. Sul lato settentrionale è ospitato il rinomato Liston, la passeggiata veronese per eccellenza e il Palazzo Honorij Guastaverza. Alla fine del Liston si imbocca Via Mazzini, la più frequentata ed elegante via della città.
Sempre in Piazza Brà è situato il Museo Lapidario Maffeiano: Istituito nel 1745 dall’appassionato veronese di storia e cultura Scipione Maffei, il museo vide prima il riordino di alcune epigrafi di origine etrusca, greca e romana acquistate dall’Accademia Filarmonica e poi l’aggiunta di nuovi antichissimi pezzi. Il materiale è disposto in sezioni cronologiche sia nel cortile di accesso al ridotto del Teatro Filarmonico, sia nei sotterranei che in due sale superiori.
Posizionato in corrispondenza delle mura medioevali che congiungevano Piazza Brà e Castelvecchio, la sistemazione del 1982 su progetto dell’Architetto Arrigo Rudi, ha evidenziato il maestoso pronao neoclassico.
Dalle sale interne è possibile accedere ai camminamenti sopra i Portoni della Brà.
Ma Verona è nota, a livello popolare, per essere la città di Giulietta e Romeo (anche se la leggenda è priva di fondamento o, per molti, addirittura scorretta). Uno dei luoghi più affascinanti per i turisti che vogliono scoprire cosa vedere nel centro di Verona è sicuramente Casa Capuleti, meglio nota come casa di Giulietta. Risale al XIII secolo, è una casa torre, per lungo tempo di proprietà della famiglia Dal Cappello, il cui stemma è scolpito sull’arco interno del cortile. La facciata in mattoni a vista è decorata da eleganti finestre trilobate, tra cui spicca il famoso balcone dal quale Giulietta si sarebbe affacciata per parlare al suo Romeo.
La Casa di Romeo è un’abitazione spiccatamente medievale di proprietà della famiglia trecentesca dei conti Cagnolo Nogarola. Come la Casa di Giulietta, anche la Casa di Romeo ebbe per molto tempo funzioni di stallo. Protetta da un alto muro merlato sul lato della strada, l’abitazione alterna finestre romaniche, gotiche e rinascimentali, sormontate da una merlatura ancora ben conservata.
Percorrendo, come si diceva qui sopra, l’elegante Via Mazzini o arrivando dalla Casa di Giulietta, da corso Porta Borsari o dalla Basilica di Sant’Anastasia, tutte le strade del centro storico di Verona portano alla magnifica Piazza delle Erbe. Antico foro romano, la piazza ospita oggi un animato e pittoresco mercato (tutti i giorni tranne la domenica). Nel centro si possono osservare la Fontana di Madonna Verona e il Capitello.
A fare da cornice a Piazza Erbe troviamo la Torre dei Lamberti, sulla destra le Case Mazzanti con gli affreschi, sulla sinistre le alte Case del Ghetto e la merlata Domus Mercatorum. Sullo sfondo si ammirano la Torre del Gardello e il barocco Palazzo Maffei.
Non troppo distante, poi, c’è il magnifico Castelvecchio. Il più grande e spettacolare edificio civile del medioevo veronese, fu costruito sulle sponde del fiume Adige, per volere di Cangrande II della Scala nel 1354, a difesa dagli stessi abitanti di Verona e per avere una via di fuga a Nord verso i parenti austriaci. A guardarlo bene, infatti, l’incantevole Ponte Scaligero merlato, di mattoni rossi, con le sue slanciate arcate, è asimmetrico e in discesa verso la sponda sinistra dell’Adige, per facilitare la fuga verso quella che prima era zona di campagna. Il Castelvecchio, riadattato poi nel corso dei secoli a deposito d’armi, accademia militare e caserma, nel 1925 diventò sede del Museo di Castelvecchio. L’importante restauro del 1957 ad opera dell’architetto Carlo Scarpa e del direttore del museo Licisco Magagnato, strutturò il museo nella forma attuale con 29 sale di opere d’arte che vanno dall’epoca paleocristiana al ‘700, sculture, rilievi ed epigrafi dell’alto medioevo e dell’epoca romana, armi del XIV e XVIII secolo e la statua equestre originale di Cangrande I.
Se non volete perdervi il gusto di ammirare l’Adige, inoltre, non perdetevi di ammirare uno dei ponti che porta al centro della città con eleganza e storico mistero: il Ponte Scaligero. Il più grande e spettacolare edificio civile del medioevo veronese, fu costruito sulle sponde del fiume Adige, per volere di Cangrande II della Scala nel 1354, a difesa dagli stessi abitanti di Verona e per avere una via di fuga a Nord verso i parenti austriaci.
A guardarlo bene infatti, l’incantevole Ponte Scaligero merlato, di mattoni rossi, con le sue slanciate arcate, è asimmetrico e in discesa verso la sponda sinistra dell’Adige, per facilitare la fuga verso quella che prima era zona di campagna. Fu usato per scopi militari fino al 1870, quando venne consentito il transito pedonale.
La struttura parte dalla Torre del Mastio, al centro di Castelvecchio, e si sviluppa in tre arcate. Le fortificazioni e le merlature svelano la sua identità di elemento difensivo medievale. Come il Ponte Pietra, il Ponte Scaligero offre un insieme di epoche e di stili: dai mattoni in cotto e pietre bianche locali del periodo Scaligero, al materiale edilizio di epoca romana. Usato come sfondo per meravigliose foto e scene filmiche, emoziona ogni giorno i visitatori che passeggiano sulla sua curva.
E infine Piazza dei Signori, il magnifico e raffinato salotto di Verona, viene chiamata dai veronesi “Piazza Dante”, nome dovuto alla statua di Dante Alighieri che si può trovare al centro di questa piazza.
Si possono ammirare da destra il Palazzo del Comune o della Ragione e il Cortile del Mercato Vecchio con la Scala della Ragione. Seguono il Palazzo del Capitano e il Palazzo del Governo, oggi sede dell’Amministrazione Provinciale e della Prefettura. A quest’ultimo appartiene anche la Loggia del Consiglio, o Loggia di Frà Giocondo. Sullo sfondo la Domus Nova. Oltrepassato il Palazzo del Capitano è d’obbligo una visita alle Arche Scaligere, le monumentali tombe dei Signori di Verona sul sagrato della Chiesa di S. Maria Antica.
Merita particolare attenzione Palazzo della Ragione, inoltre. Come gli altri palazzi della piazza, nel corso dei secoli Palazzo della Ragione è stato il fulcro del potere politico cittadino; nonostante gli incendi l’abbiano rovinato, ancora oggi rappresenta un magnifico esempio di architettra civile romanica, grazie anche alle recenti ristrutturazioni. Bellissima la parte esterna dell’edificio con i corsi alterni di pietra e mattoni.
All’interno si nasconde un gioiello affrescato: la Cappella dei Notai, la quale vanta opere dei veronesi Alessandro Marchesini, Giambattista Bellotti, Santo Prunati e del francese Louis Dorigny.
Appartenente a Palazzo della Ragione ma visibile dal Cortile del Mercato Vecchio è la Scala della Ragione, così chiamata perché, fino a due secoli fa, portava proprio all’interno del Tribunale. La scala, in stile gotico, in origine era coperta e risale al XV secolo.
A partire da aprile 2014 Palazzo della Ragione è la nuova sede della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e ospita le collezioni comunali per la prima volta unite a quelle della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus.
L’unione di queste sorprendenti raccolte mostra per la prima volta al pubblico, opere straordinarie dal 1840 al 1940 che raccontano la storia di Verona, delle sue collezioni e del loro rapporto con la città. Tra queste, la Meditazione di Francesco Hayez e i dipinti di Giovanni Fattori, Angelo Morbelli, Felice Casorati, Guido Trentini, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gino Rossi, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi e le sculture di Medardo Rosso e Arturo Martini.
Curiosi di scoprire altro sul centro di Verona (e non solo)? Stay tuned!
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