Dopo la menzione d’onore al Premio Compasso d’oro ADI 2018, il pianoforte mezza coda con le performance di un gran coda -nato dalla sinergia tra Silvano Zanta e l’architetto Enzo Berti- viene presentato ufficialmente al grande pubblico in concomitanza ai 40 anni di Zanta Pianoforti
Zanta Pianoforti festeggia i suoi 40 anni presentando ufficialmente al grande pubblico il pianoforte ZB200 per cui ha
ricevuto la menzione d’onore al Premio Compasso d’oro ADI 2018, il premio più prestigioso e antico per il design.
Il pianoforte mezza coda con le performance di un gran coda – nato dalla sfida lanciata dall’architetto e designer
veneziano Enzo Berti e raccolta con coraggio da Silvano Zanta, vale a dire quella di rivedere uno strumento fino ad
ora mai rivisto, viene presentato di fronte un parterre d’onore venerdì 15 marzo, negli spazi del Palazzo Labia,
edificio barocco del sestiere di Cannaregio a Venezia.
Alla presenza di giornalisti nazionali e internazionali, cariche politiche, architetti, designer e musicisti, l’evento di
presentazione dello ZB200 – patrocinato dal Comune di Venezia – è introdotto da Alberto Bassi, direttore del corso di
Interior Design dell’Università Iuav di Venezia, da Anty Pansera, storico e critico delle arti applicate e del design, e
dall’architetto Enzo Berti.
“Vedo di fronte a me una piccola impresa artigiana, Zanta Pianoforti, capace di stare in un’idea di mercato globale senza rinunciare a se stessa. Vedo anche un forte contributo che il design italiano ha dato a questo tipo di impresa rielaborando un prodotto di difficile riprogettazione, quale è uno strumento musicale – così Bassi -. Trovo, quindi, di grande interesse una realtà piccola che, puntando sulle proprie caratteristiche e qualità, ha avuto il coraggio di mettere in discussione una tipologia di prodotto da sempre considerata “intoccabile” mettendo insieme soluzioni tecniche con una corretta riproposizione formale”.
Le peculiarità dello ZB200
Battezzato ZB200 – Z di Zanta, B di Berti, il 200 a segnalare la lunghezza tradizionale dello strumento -, il manufatto è una nuova concezione di pianoforte, perché non presenta l’ansa laterale come tutti i pianoforti a coda e, per
questo motivo, è stato ridisegnato completamente per sembrare un corpo unico, senza interruzioni tra tastiera e
coperchio, con il telaio interno in ghisa, la posizione delle corde ripensata in funzione delle nuove forme e la cassa
armonica ampliata per ottenere una risonanza maggiore. In soli due metri il pianoforte ha, così, un suono proprio
e amplificato rispetto agli altri pianoforti presenti sul mercato.
La struttura principale dell’innovativo pianoforte mezza coda è ricavata da un unico “blocco” di legno. La tavola
armonica è costruita con abete rosso della Val di Fiemme (Trento-Italia), legname perfetto per questa produzione,
stagionato, selezionato e lavorato con specifiche tecniche tradizionali.
L’arte del saper fare e di lavorare esclusivamente con prodotti di elevato livello qualitativo hanno permesso di dare
una risposta reale alle domande di Enzo Berti.
“Perché il pianoforte, da quando è nato, è rimasto sempre tale e quale? Perché non rimetterlo in discussione? Da queste provocazioni io e Silvano Zanta abbiamo ripensato uno strumento musicale storico – parla l’architetto e designer Enzo Berti -. La cosa che abbiamo fatto è davvero unica e singolare. Per me è stata una scommessa, perché la musica è un valore assoluto, universale”.
“Abilità e tecnica, ma anche amore e pazienza, e il desiderio di suscitare “più” emozioni. È quanto ci racconta un
pianoforte, lo ZB200, che nasconda una cura “maniacale” di progetto e di costruzione” commenta Anty Pansera.
Costruito a mano, nel contesto veneziano, lo ZB200 si propone oggi come un prezioso pezzo di artigianato e
design. Di produzione limitata, ogni pianoforte è numerato da 1 a 99, personalizzabile nei colori e disponibile anche
nelle varianti scelte dal designer: grigio quarzo opaco, blu cobalto, nero e bianco.
Una prima versione del pianoforte ZB200 ancora in fase di perfezionamento è stato presentato nel 2015 e premiato
per il design concept con menzione d’onore al RED DOT AWARD 2015, un altro importante premio di origine tedesca del design mondiale; nel 2016 ha ricevuto il premio ADI, Associazione per il Disegno Industriale, l’associazione del design italiano attiva dal 1956 e strettamente collegata al Compasso d’Oro. Mentre quello che è stato presentato nel 2018 al Compasso d’Oro, dove ha ricevuto la menzione d’onore, è stato il pianoforte frutto di un ulteriore miglioramento rispetto ai precedenti, rivisto fino a fine anno apportandone miglioramenti, in quella insaziabile e maniacale ricerca dell’anima del suono da parte di Silvano Zanta.
“Eccolo finalmente pronto a calcare i palcoscenici pubblici e privati e, in questo marzo 2019, a offrire la sua immagine e i suoi suoni nel veneziano salone da ballo di Palazzo Labia, affrescato da Giambattista Tiepolo, sotto il ciclo di affreschi dedicato alle Storie di Antonio e Cleopatra” aggiunge Pansera.
Il dialogo tra Pansera, Bassi e Berti anticipa il concerto di Marco Ponchiroli, eclettico artista veneziano, forte di un
percorso di ricerca che lo ha portato, nella sua carriera, a contaminare tra loro vari generi musicali, quali blues, pop,
reggae e jazz.