Sarà a Sanremo e il 16 febbraio esce il suo nuovo album di inediti “Testimone del Tempo”: vi raccontiamo la storia di Red Canzian
Red Canzian sarà in gara al 68° Festival di Sanremo con “OGNUNO HA IL SUO RACCONTO”, brano che conferma la collaborazione artistica tra Miki Porru e Red Canzian e che sarà contenuto nel nuovo album di inediti dell’artista, “TESTIMONE DEL TEMPO”, in uscita su etichetta BMG RIGHTS MANAGEMENT il 16 febbraio.
“Testimone del tempo” conterrà 13 brani che riassumono il viaggio della carriera di Red Canzian, con chiari riferimenti ai suoi inizi all’insegna del rock, e vanta testi firmati da Renato Zero, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Ermal Meta, Fabio Ilacqua, Vincenzo Incenzo e Miki Porru.
«Alla fine del viaggio ci vuole coraggio… – racconta Red Canzian in merito al suo nuovo progetto solista – per ripartire e guardare verso un orizzonte diverso… e le forze e le certezze le riconosci nelle passioni dell’inizio, in quella musica che, da ragazzino, ti ha fatto sognare di diventare, un giorno, una rock star».
Il 9 febbraio uscirà inoltre il primo 45 giri della carriera solista di Red Canzian, contenente una speciale ed esclusiva versione con orchestra,disponibile solo su vinile, del brano sanremese “Ognuno ha il suo racconto” e, sul lato B, un secondo inedito. Un’edizione limitata e numerata a 1000 copie contenente un originale vinile di colore azzurro, un assoluto must per tutti i fan!
A maggio partirà poi il tour nei teatri di “Testimone del tempo”, uno spettacolo che racconterà il percorso musicale e la carriera di Red, dai suoi inizi fino ai giorni nostri, arricchito dalle immagini di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia.
Red Canzian inizia la sua carriera musicale con la band rock prog Capsicum Red, in cui milita per tre anni, fino a quando, nel 1973, non si unisce ai Pooh come bassista. Insieme a loro percorre e segna 50 anni di storia della musica italiana, vincendo inoltre nel 1990 il Festival di Sanremo con il brano “Uomini Soli”. Con i Pooh, firma alcuni dei più grandi successi che hanno segnato intere generazioni e nel 2016 è tra i protagonisti della reunion per celebrare i 50 anni di storia della band. Nel 2018 torna con un grande e importante progetto solista che lo vede riabbracciare le sue origini rock!
La storia di Red Canzian
Gli esordi
“Nel 1986 ho pubblicato l’album Io e Red, con la partecipazione di Loredana Bertè nel brano Io no e di Delia Gualtiero, la mia prima moglie, nel brano Noi quelli veri. In questo primo lavoro da solista ho goduto della collaborazione di grandi musicisti, fra cui Mitch Foreman alle tastiere e Bill Evans al sax, entrambi provenienti dalla Mahavishnu Orchestra di John McLaughin, e con Claudio Pascoli sempre al sax, e ancora Lele Melotti, Stefano D’Orazio, Beppe Gemelli e Mauro Spina alla batteria e Demo Morselli alla tromba. Ho sempre amato il lavoro di studio, tanto che nel 1983 ho acquistato, insieme al mio amico e straordinario ingegnere del suono, Renato Cantele, lo studio rosso dello Stone Castle di Carimate, facendo nascere così il Morning Studio. Nel 1986 ci siamo spostati a Milano, acquistando gli studi di registrazione di Caterina Caselli Sugar.
Grazie alla bravura di Renato e ad importanti investimenti, siamo diventati un punto di riferimento per la grande musica italiana, e tutti i più grandi artisti sono passati per i nostri studi. Nel 2010 infine ho acquistato, l’Apricot Studio dei Pooh, trasformandolo nell’attuale Studio Q. La vita di studio mi piace particolarmente e così ho prodotto molti lavori, puntando soprattutto sulla qualità, come per i tre dischi di Delia Gualtiero, il primo album di Gianni Togni, da poco ripubblicato, e poi tre album di Miki Porru, e ancora lavori di Marco Armani, delle Lipstick, di Giovanni Danieli, di mia figlia Chiara Canzian. Per Fondazione Q ho poi realizzato e prodotto gli album di Alberto Tessarotto, nel 2011, quando aveva 16 anni e un grande talento pianistico, l’album di Arianna Cleri, vincitrice di Io Canto e uscito nel 2012, e nel 2013 un disco strepitoso degli Archimia, un quartetto d’archi serissimo che si ho spinto a cimentarsi in brani rock dei Pink Floyd, Michael Jackson, Van Halen e altri. Il 18 Gennaio 2011 ho organizzato Red&Friends, un grande Concerto in aiuto degli Alluvionati del Veneto e, sul palco del Teatro Geox di Padova, si sono esibiti tanti amici che hanno risposto con grande cuore alla mia chiamata: Mario Biondi, Gigi D’Alessio, Ivana Spagna, Niccolò Fabi, Malika Ayane, Chiara Canzian, Delia Gualltiero, Aldo Tagliapietra delle Orme, i Sonohra, L’Aura, il tenore Francesco Grollo, i Pooh e tanti altri. Tutti accompagnati da un’orchestra e coro di 80 elementi diretti dal Maestro Diego Basso.
Il 30 settembre del 2014 ho poi pubblicato il mio secondo album dal titolo L’istinto e le stelle, per dare simbolico seguito al mio primo album da solista, Io e Red, pubblicato nel 1986.
Per questo nuovo progetto discografico, mi sono avvalso della collaborazione di due grandi artisti e cari amici come Ivano Fossati e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che hanno firmato rispettivamente i brani Tutto si illumina e Per un attimo.
L’istinto e le stelle contiene 12 canzoni ed è stato pubblicato in una Luxury box, ma al costo di un normale cd. All’interno del cofanetto ho voluto inserire anche un dvd con un docufilm intitolato Lo sguardo e la pelle, della durata di due ore, con altre quattro canzoni inedite, due bonus track e un booklet speciale di 72 pagine.
A parte i brani firmati da Fossati e Sangiorgi, tutte le musiche dell’album sono state scritte da me, mentre Miki Porru ha curato la maggior parte dei testi. Gran parte degli arrangiamenti, infine, sono stati realizzati da Phil Mer e un paio da Paul Gordon Manners. Per lanciare questo album, ho deciso di pubblicare due singoli contemporaneamente, Ogni giorno è un altro giorno che ti amo e Corro verso te… in quanto rappresentare un anno di lavoro con un solo brano mi risultava davvero difficile. Poi, le canzoni sono come i colori, è un fatto di gusti, non c’è quello giusto e quello sbagliato… E così ho pensato di scegliere almeno due brani apripista per il mio progetto… due modi diversi di cantare e scrivere… due delle dodici facce di questo disco”
I gusti musicali
“Diciamo che nasco Beatlesiano…per indole… consideravo i Rolling Stones troppo caciaroni, anche se mi piaceva la loro grinta. Quando poi ho iniziato ad approfondire la conoscenza del basso, sono rimasto letteralmente folgorato da Jaco Pastorius, il più grande bassista del mondo, come lui amava presentarsi…ed era proprio vero!
Ho anche ascoltato molto Stanley Clarck, altro grande bassista, all’epoca che con questo strumento si cominciava a slappare, e poi tanti artisti come: Sting, Oasis, Robbie Williams, Coldplay, Muse…senza mai dimenticare però che tutto cominciò e tutto improvvisamente cambiò con loro, i Beatles!
Fra gli americani ho amato Donald Fagen, per la classe e la precisione intellettuale della sua musica; recentemente mi piacciono molto i Green Day e il loro musical “American Idiot” che ho visto a Broadway mi ha letteralmente entusiasmato. Volutamente non nomino nessun artista italiano perché sarebbero troppi e non voglio fare torto a nessuno. Sono un grande fan dei miei colleghi, compro i loro dischi e sono felice, quando li vedo ai primi posti in classifica e a riempire i palasport e gli stadi. Se la musica italiana “gira” fa bene a tutti!”
L’amore per la pittura
“Dipingo da sempre: disegno con la mano sinistra, ma scrivo con la destra.
Una volta a scuola, la sinistra era la mano del demonio, dicevano… e così fui costretto a fare il dovere con la destra, ma il piacere, quello di disegnare e dipingere, almeno quello, lo riservai alla sinistra. La mia pittura, proprio perché non mi ritengo un pittore, ma soltanto un emozionato a colori, non ha uno stile ben preciso, ma attraversa continui mutamenti, che seguono quei cambiamenti che la vita mi riserva: negli Anni 70 ho dipinto quadri naif ispirandomi ai grandi maestri Jugoslavi; poi sono diventato post impressionista fine ‘800 influenzato ovviamente da Giuseppe e Beppe Ciardi, che vissero a Quinto, il paese dove sono nato, e dei quale ho studiato a fondo la tecnica. In tutti i miei quadri di questo “periodo” c’è l’acqua, un elemento naturale per chi come me è nato e abita in riva al Sile. Ora mi sto appassionando alla pittura moderna, i tempi cambiano, si velocizzano, e sento bisogno di pennellate decise e materiche…che raccontino, senza scendere nei particolari, una suggestione. Sto pensando, e ho cominciato a preparare, una collezione di quadri che dovrebbe intitolarsi Grandi 100×100, e che magari diventerà un giorno una mostra, dedicata ai grandi della musica che hanno attraversato ed emozionato la mia vita.”
… e quello per l’ambiente e gli animali
“A Giugno del 2009 ho deciso che non avrei avuto più “qualcuno” nel piatto e così è stato… non mi bastava aver abolito da più di quindici anni la carne e suoi derivati, ora era arrivato il momento di rinunciare anche a pesce, uova e formaggi… il latte, grazie a Dio, ho smesso di berlo da bambino! Sono fermamente convinto che smettere di nutrirsi di animali rappresenti un momento imprescindibile nella graduale evoluzione della razza umana”
Credits immagine di copertina: Alessandro Carlozzo